Publifon

Publifon: destinazione museo

Dopo 138 anni si conclude l’era dei Publifon: l’ultima cabina telefonica di Swisscom ancora in funzione ha lasciato Baden alla volta del Museo della comunicazione.
Esther Hüsler
Esther Hüsler, Portavoce
28 novembre 2019

Pierre-Antoine Favez, responsabile Publifon presso Swisscom, ha parlato di un momento magico alla vista della cabina pronta per il trasferimento: «È bello potersi congedare dall’ultima cabina in questo modo e sapere che avrà una degna collocazione all’interno del Museo della comunicazione». Il friburghese ha assunto la sua funzione nel 2010: «Allora eravamo già molto lontani dai quasi 60’000 Publifon che erano in funzione nel 1990». La diminuzione dei Publifon ha prodotto un effetto secondario positivo: «Anche i costi di risanamento conseguenti agli atti vandalici sono scesi di molto, attestandosi attorno ai 50’000 franchi».

Negli ultimi due anni Swisscom ha smantellato su per giù 3000 Publifon. Circa 650 sono stati trasformati e godono di una seconda vita come distributori automatici di bevande/snack, postazioni per defibrillatori, librerie o bar. Nel 2018 la giuria e il pubblico hanno scelto le idee più originali, i cui autori hanno ricevuto la cabina gratuitamente. Ora è giunto il fatidico momento: in rappresentanza di Swisscom, Pierre-Antoine Favez ha consegnato l’ultimo Publifon al Museo della comunicazione.

Juri Jaquemet, curatore del Museo della comunicazione di Berna, ha accettato volentieri il regalo: «Per il Museo della comunicazione, l’ultima cabina telefonica rappresenta una sorta di reperto archeologico della telefonia di rete fissa. Testimonia un’epoca in cui la telecomunicazione non era ancora “mobile”». In questo senso adempie allo scopo della collezione da una prospettiva nazionale per documentare la trasformazione della comunicazione come storia dei media nella sua interazione con la società. E Juri Jaquemet chiarisce: «L’interesse non è rivolto semplicemente agli artefatti tecnici, ma piuttosto alle tecniche e ai processi culturali ad essi associati».

La cabina telefonica di Baden viene dapprima portata al deposito di Mamishaus, pulita, fotografata e registrata nella banca dati della collezione. Nel deposito verrà conservata in condizioni ottimali per i posteri. Ma Juri Jaquemet promette: «In futuro sarà sicuramente esposta in una mostra. Così in avvenire anche i nati nel 2019 potranno farsi un’idea di com’era fatta una “cabina telefonica”».

Circa 150 cabine sferiche di vetro rimangono al loro posto

Lo smantellamento riguarda soltanto le cabine telefoniche di Swisscom. Circa 150 «Telecab 2000» di vetro vengono mantenute e il loro gestore, APG|SGA, le mette ora a disposizione per telefonate gratuite a numeri di rete fissa e mobile della Svizzera (esclusi i numeri Business a pagamento). I costi generati da manutenzione, pulizia e chiamate vengono cofinanziati, tra l’altro, da affissioni. APG|SGA si occupa dal 1930 della gestione delle superfici pubblicitarie delle cabine telefoniche. Le «Telecab 2000» sono state ideate nel 1995 da APG|SGA, in stretta collaborazione con Swisscom e l’Institut für ganzheitliche Gestaltung (IGGZ), in sostituzione delle colonnine pubbliche per le chiamate di emergenza e per un utilizzo sull’arco di 35 anni. Il cilindro trasparente con il suo concetto di spazio sonoro ha ancora oggi un significato urbano, ha vinto premi di design (ad es. DuPont Benedictus Award, Premio Design Svizzera) e farà parte della collezione del Museo della comunicazione.

Cosa fare se si possiede ancora una taxcard?

Sino a fine febbraio 2020 è possibile riconsegnare a Swisscom le taxcard ancora valide. Devono essere rispedite a Swisscom assieme a un modulo compilato. Il modulo si può stampare da internet oppure ordinare chiamando il numero di telefono 0848 881 180, dopodiché verrà recapitato per posta. I collaboratori dello Shop possono fornire assistenza nella compilazione del modulo, ma non possono ritirare la carta perché lo Shop non ha i requisiti tecnici per determinarne l’importo residuo.

Per concludere, ora lasciamo la parola all’ultimo Publifon in partenza per il suo ultimo viaggio.

L’ultimo Publifon prima del suo trasferimento al museo

«Non dovete dispiacervi per me: negli ultimi anni sempre meno persone hanno fatto ricorso ai miei servizi e quasi più nessuno si è avvalso di me per telefonare. Ora attendo con impazienza la compagnia dei miei antenati, contemporanei e discendenti che mi aspettano nel Museo della comunicazione», è con questi sentimenti che l’ultimo Publifon ubicato in Bruggerstrasse 164 a Baden guarda al futuro. Ripercorriamo con lui un passato costellato di eventi e aneddoti.

 

Per saperne di più

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Links

www.swisscom.ch/publifon

Infografica Publifon

www.apgsga.ch

 

L’ultima cabina telefonica compie il suo viaggio finale dalla Bruggerstrasse 164 a Baden al Museo della comunicazione di Berna. A salutarla, Pierre-Antoine Favet, responsabile Publifon presso Swisscom, alla partenza e Juri Jacquemet, curatore del Museo della comunicazione, all’arrivo.

Dalle ore 14.00 le immagini saranno disponibili qui



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