Zero Trust, 0-day, paziente zero, ora zero: sono tutti concetti che contraddistinguono la cyberdifesa e quindi il lavoro di un CISO, una figura il cui ruolo e responsabilità in azienda stanno cambiando fortemente.
Agosto 2025, Text: Andreas Heer, Bild: Swisscom 8 Min.
Gli incubi per i responsabili della sicurezza cominciano così: all’inizio di giugno 2025 è stata rilevata una lacuna critica nel webmailer «Roundcube», che ha interessato almeno 85 000 istanze in tutto il mondo. Altre fonti parlavano addirittura di 53 milioni di potenziali sistemi colpiti. All’uscita di una patch i cybercriminali hanno subito sfruttato questa vulnerabilità. Occorreva un aggiornamento immediato.
Questa vulnerabilità 0-day (o zero-day) dimostra l’importanza del numero zero per la cyberdifesa e la cyberresilienza. Questi zeri infatti non sono solo parole in voga, ma indicano aspetti di rischio e resilienza strettamente interconnessi di cui i CISO devono tenere conto nel loro complesso e con un approccio strategico.
Comprendere questi concetti «zero» e le loro conseguenze è cruciale per proteggere gli asset aziendali e garantire la continuità operativa. Questi concetti condizionano la pianificazione strategica della cyberdifesa e tengono conto delle mutate esigenze di protezione, per essere in grado di reagire in modo celere e adeguato ad esempio ad attacchi come quello a Roundcube.
Il mondo dell’IT si trova oggi fuori dal perimetro – cloud, IoT e home office sono le parole chiave. Questi fattori portano a un sempre più rapido allontanamento dalle tradizionali strategie di sicurezza, mentre i concetti «zero» diventano la base per le best practice e per rafforzare la cyberresilienza. In linea con questo cambiamento, sia nel panorama degli attacchi che delle misure di difesa, muta anche il ruolo del CISO: concetti quali Zero Trust accrescono la rilevanza strategica della cyberdifesa mirata ad assicurare la continuità delle attività aziendali.
La Garnter, società di consulenza e ricerche di mercato, ha delineato quattro fasi di questo sviluppo. Il ruolo del CISO passa da una posizione reattiva a una attiva, con crescente grado di maturità.
Quest’evoluzione richiede ai CISO di andare oltre le pure metriche tecniche a livello di comunicazione. Devono poter tradurre le cyberminacce in termini di rischi aziendali, ad esempio come possibili perdite di fatturato oppure come fattori che possono compromettere l’operatività. La cybersecurity può così trasformarsi da voce di costo a volano riconosciuto per il business.
I concetti «zero», ossia Zero Trust, 0-day, ora zero e paziente zero, sono strettamente interdipendenti e costituiscono il fondamento dello sviluppo strategico della cyberdifesa. Il ruolo del CISO è quello di accompagnare questa trasformazione e di implementarla agendo da interfaccia tra «business» e IT. Infatti, Zero Trust è il modello di sicurezza informatica che permette di limitare i cyberrischi e di fornire una base sicura ai piani di sviluppo dell’impresa.
Ma come si assume questo ruolo il CISO e cosa significa per la strategia di cyberdifesa?