Mobilizzazione e Cloud Center of Excellence
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Mobilizzazione e Cloud Center of Excellence

Per agevolare la riuscita della migrazione al cloud AWS, nella fase di mobilizzazione il team di migrazione deve approfondire due aspetti: l’iterazione del piano di migrazione e l’impatto della migrazione sulla cultura aziendale. Il Cloud Center of Excellence (CCoE), che deve essere consolidato all’interno dell’azienda per influire in modo decisivo sul successo della migrazione, svolge un ruolo centrale.

Per diversi motivi vale la pena procedere in modo iterativo alla migrazione AWS. Poiché il team di migrazione impara continuamente, è in grado di integrare iterativamente le conoscenze acquisite. Acquisendo una crescente familiarità con le strategie, può anche considerare fattibili alcune opzioni più audaci. Molto probabilmente anche il panorama IT cambierà. Ad esempio, un determinato servizio potrebbe ricevere il via libera dal settore della sicurezza e diventare così un’opzione realistica. Oppure la divisione delle finanze decide che è più economico acquistare una serie di applicazioni da un fornitore terzo piuttosto che svilupparle autonomamente. In conclusione: il processo iterativo aumenta le opportunità di rendere la migrazione più efficiente e più mirata.

«L’approccio iterativo consente ai team aziendali di risolvere i problemi: partendo da un layout grezzo, discutiamo di come potrebbe essere una buona soluzione, delineiamo la bozza, la sviluppiamo ulteriormente, giungiamo a un accordo. In questo modo il team impara e accumula conoscenze. Allo stesso tempo smette di temere compiti all’apparenza ingestibili, perché ne ha già portato a termine di altrettanto grandi. Così si crea un forte clima di fiducia in sé in cui affrontare i passaggi successivi».

Tristan Woerth, Cloud Architect di Swisscom

Il Cloud Center of Excellence dà impulso alla migrazione

Nella fase 2, l’AWS Migration Acceleration Program si concentra fortemente sul tema «Persone, competenze, cambiamento culturale e direzione.» La migrazione al cloud avrà notevoli ripercussioni sulla cultura aziendale. Ed è giusto così, perché è grazie al cambiamento culturale che un’azienda trae maggiori vantaggi dal cloud. I processi di lavoro e le forme di collaborazione esistenti devono essere adeguati, per evitare che rallentino i progetti importanti. Le nuove forme di collaborazione promuovono a loro volta la migrazione, in un’interazione decisiva per il successo.

Le tre fasi dell’AWS Migration Acceleration Program

Il processo di migrazione strutturato con l’AWS Migration Acceleration Program prevede tre fasi, finalizzate alla riuscita conclusione della migrazione AWS.

Panoramica e introduzione
Fase 1: Migration Readiness Assessment
Fase 2: mobilizzazione delle risorse. Il presente articolo tratta di questo.
Fase 3: migrazione e modernizzazione

La creazione di un Cloud Center of Excellence (CCoE) è fondamentale. Il team Excellence guiderà l’azienda attraverso le numerose sfide disseminate sul percorso verso una migrazione riuscita. Il CCoE è il luogo in cui le regole per il processo di migrazione vengono stabilite, perfezionate e aggiornate. Nel lungo termine si assumerà la responsabilità di molti temi diversi, documentando a livello centrale le decisioni di tutti i settori e lavorando proattivamente per promuovere la fiducia della direzione aziendale nella migrazione al cloud.

Respirare profondamente e festeggiare le prime esperienze

Al termine della fase di mobilizzazione, i collaboratori dell’azienda hanno familiarità con il cloud dal punto di vista sia tecnico che commerciale. L’azienda ha festeggiato la messa in funzione di una decina di applicazioni pilota che ora sono produttive nel cloud. Dispone di un modello di governance solido ma flessibile, gestito da un team interno impegnato nel lungo termine. Nel corso della fase di mobilizzazione, i dirigenti hanno effettuato l’onboarding: come il Cloud Center of Excellence, fanno parte del team che gestisce internamente il progetto.

Ripensando alla fase di mobilizzazione, i membri del team probabilmente noteranno che a volte il processo può sembrare un’impegnativa escursione in montagna con una curva di apprendimento quasi verticale, ma l’esperienza acquisita ha un valore inestimabile.

«A ogni migrazione notiamo che i clienti devono confrontarsi con una curva di apprendimento imponente. Ciò significa che spingeremo i collaboratori al limite. Lavorando all’interno di un framework definito, possiamo testare questi limiti e rimanere nella zona di sicurezza. Non ha senso spezzare le persone. Al termine di questa fase è bello osservare quanto i collaboratori siano orgogliosi dei risultati raggiunti e come abbiano realizzato prestazioni che prima non si sarebbero mai aspettati da se stessi».

Tristan Woerth, Cloud Architect di Swisscom

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