Internet e il cloud hanno cambiato il mondo del lavoro, rendendo possibili opzioni come l’home office e svincolando l’attività professionale da un luogo fisso. Ma quali vantaggi portano queste forme di lavoro per le aziende e i collaboratori? Un’infografica per la loro classificazione.
Il termine «Work Smart» o anche «Smart Working» non ha una definizione univoca e segue diversi approcci. Di solito viene usato per descrivere una modalità lavorativa che, grazie all’uso della tecnologia moderna, promuove la flessibilità e la produttività, così come la libertà e l’autodeterminazione dei collaboratori. Persone e conoscenze si collegano in rete senza vincoli di tempo, luogo e mezzo di comunicazione.
Le tecnologie basate su cloud permettono di lavorare da qualsiasi luogo e, di conseguenza, una collaborazione flessibile e mobile che rende il lavoro «intelligente».
Da diversi anni in Svizzera si registra una tendenza crescente alla mobilità e alla flessibilità in ambito professionale. I lavoratori che adottano questo approccio sono passati dal 38% del 2016 al 48% dell’agosto 2020. Il Work Smart ha quindi un impatto positivo sulle aziende, sui loro collaboratori e sull’ambiente, come illustrato in dettaglio nei punti seguenti.
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Influenza di Work Smart sulle aziende
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Un’azienda che ricorre a forme di lavoro moderne si posiziona chiaramente come al passo con i tempi, innovativa e orientata al futuro. È consapevole dell’importanza di collaboratori equilibrati, di uno scambio senza gerarchie e di un ambiente pulito e lo segnala al mondo esterno, aumentando così la sua competitività. Al giorno d’oggi, la presenza di collaboratori soddisfatti e motivati è uno degli strumenti più importanti per un’immagine positiva. Con il Work Smart, l’azienda si adatta ai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e contribuisce alla conservazione delle risorse, impostando il suo operato sulla sostenibilità. Secondo l’indagine Swiss IT Studie 2020, il 35% delle aziende sta già attuando strategie di digitalizzazione.
Datore di lavoro interessante
La forza lavoro del futuro sarà mobile e libera da vincoli geografici e le stesse caratteristiche saranno richieste anche ai datori di lavoro. Secondo i sondaggi, il 38% degli intervistati definisce la possibilità di lavorare in modo flessibile come molto importante o decisiva durante la ricerca di un’occupazione. I migliori lavoratori qualificati si ritrovano dove le condizioni di lavoro sono più attraenti. I datori di lavoro orientati al futuro possono quindi attrarre più candidati per le posizioni vacanti grazie alla flessibilità.
Con i modelli di lavoro flessibili, la sede dell’azienda non è più un fattore determinante e anche la scelta della residenza si fa più libera. I collaboratori in forza a un’azienda sono più propensi a mantenere il proprio posto di lavoro anche dopo un trasloco.
Riduzione dei costi
Le aziende possono risparmiare costi con i nuovi modelli di lavoro. Il fabbisogno effettivo di spazio si riduce, perché non tutti i collaboratori sono in ufficio nello stesso momento, con un alleggerimento del carico sulle infrastrutture e un calo delle spese per gli immobili. Questo vale non solo per l’affitto, ma anche per acqua, elettricità e riscaldamento. Secondo uno studio, è possibile ridurre la superficie dell’ufficio del 10-15%, se tutti gli impiegati lavorano fuori sede una volta alla settimana.
Anche gli spazi per uffici meno costosi al di fuori dei grandi centri urbani sono un’opzione, dato che il fattore «vicinanza alla città» sta perdendo valore a causa della flessibilizzazione del luogo di lavoro. Le ridotte esigenze di spazio permettono di contenere anche altri costi fissi in ambito di manutenzione, tra cui le spese per le forniture d’ufficio come carta, stampanti, scrivanie ecc., per le pulizie e per le mense, che possono limitare l’offerta.
Influenza sui collaboratori
Work-Life-Balance
Con «work-life-balance» si intende la capacità di conciliare vita professionale e privata. I collaboratori aspirano sempre più a questa situazione di equilibrio, che le aziende hanno la possibilità di promuovere non solo con orari e modelli di lavoro flessibili, ma anche con altri strumenti. I servizi di consulenza, la promozione della salute attraverso programmi aziendali di sport e attività fisica o un’alimentazione sana nella vita lavorativa quotidiana favoriscono significativamente l’equilibrio dei collaboratori. Anche l’opzione di un’assistenza all’infanzia sostenuta dall’azienda è importante per le famiglie. È stato dimostrato che una cultura aziendale equilibrata assicura collaboratori soddisfatti e motivati.
Secondo uno studio dell’OCSE, la Svizzera vanta già un equilibrio tra lavoro e vita privata con un punteggio di 8,4 (10 = livello massimo), che la colloca nella cerchia dei migliori.
Modelli di orario di lavoro flessibili
La trasformazione digitale sta cambiando l’odierno modo di lavorare. In questo contesto, le esigenze individuali dei collaboratori in materia di modelli di lavoro flessibili giocano un ruolo importante. L’83% ha affermato di apprezzare prima di tutto la flessibilità. I modelli part-time, l’orario flessibile e i tempi di lavoro annuale lasciano ai collaboratori più autonomia nella programmazione della loro attività, mentre opportunità come il job sharing o un anno sabbatico ne aumentano anche la motivazione, la soddisfazione e la produttività.
Modelli di orario di lavoro più flessibili promuovono inoltre l’inclusione, ad esempio con una migliore integrazione delle persone con mobilità ridotta o delle famiglie con bambini.
Lavoro a distanza
Lavorare in un ufficio mobile Rispondere alle e-mail sul treno mentre si va in azienda, fare le prime telefonate in macchina o sedersi in un bel caffè durante un viaggio d’affari: ecco alcune delle moderne opzioni di lavoro.
L’opzione dell’attività da remoto aiuta a ridurre il carico di lavoro soprattutto per chi abita lontano dall’azienda. Eliminando gli spostamenti si risparmia molto tempo, senza contare la possibilità di evitare i treni pendolari sovraffollati, con un sollievo fisico e psicologico e un chiaro aumento dell’efficienza dei collaboratori. In home office, ad esempio, i collaboratori hanno più libertà di lavorare indisturbati, con una crescita diretta della produttività.
Già prima della pandemia di coronavirus, il 25% lavorava in parte da casa. Esiste inoltre la possibilità di utilizzare spazi di co-working, spesso dotati di sale per riunioni e conferenze, all’interno di un ambiente di lavoro moderno, per promuovere lo scambio reciproco, anche tra i vari reparti. E con lo spazio di lavoro digitale, i collaboratori possono facilmente interagire in team virtuali, in modo più rapido e senza limiti spaziali, memorizzando i dati non in una postazione di lavoro fisica, ma ad esempio su cloud, per garantirne l’accesso da qualsiasi luogo.
Imfluenza sull’ambiente
Risparmio di CO2
Il Work Smart riduce le emissioni in molti modi: Lavorando in home office o in remoto da vicino a casa, i collaboratori riducono il pendolarismo e, di conseguenza l’impatto ambientale provocato dai loro spostamenti.
Con un giorno di home office alla settimana, le emissioni di CO2 potrebbero così essere diminuite di 67’000 tonnellate all’anno. Anche la riduzione della superficie degli uffici e il minor consumo di materiali ed energia necessari contribuiscono alla protezione dell’ambiente.
Alleggerimento del traffico
Molti pendolari si mettono in viaggio alla stessa ora al mattino e alla sera, in treno, in auto o in tram. La maggiore flessibilità offerta dal Work Smart porta a un impiego più uniforme delle infrastrutture di trasporto, prevenendone la congestione. Il traffico pendolare mattutino potrebbe essere ridotto del 25% circa con modelli di orario flessibili.
Questo assicurerebbe una maggiore capacità dei trasporti pubblici e un’atmosfera di lavoro più tranquilla. Sulle strade, i volumi di traffico potrebbero essere meglio distribuiti in termini di tempo, con meno code.
Tecnologia
Grazie alla costante espansione della rete mobile con connessioni a banda larga e a terminali sempre più potenti come computer portatili, smartphone e tablet, oggi si può lavorare da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, in un caffè, sul treno, in macchina o in nuovi luoghi di lavoro come gli spazi di co-working.
Al riguardo, un ruolo importante è giocato soprattutto dal cloud computing, termine con cui si indica l’archiviazione e l’accesso ai dati tramite internet, anziché attraverso il disco rigido di un computer. Questa «nuvola di dati» corrisponde a un’infrastruttura remota (server, hardware, reti o centri dati), utilizzabile per ospitare applicazioni, rendere il software disponibile per l’uso condiviso o consentire il lavoro di gruppo a progetti. Le informazioni e le applicazioni sono quindi condivise via internet. Un’azienda priva delle risorse necessarie usufruisce così di un facile accesso ai documenti. La Svizzera è attualmente al terzo posto tra i paesi più interessanti per l’installazione di centri dati.
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