Ritratto Jamila Amini

«La mia seconda vita.»

Sono dovuta fuggire dall’Afghanistan insieme a mio marito e a nostra figlia perché i talebani minacciavano di ucciderci. L’arrivo in Svizzera è stato come rinascere.
Jamila Amini, DevOps Engineer
23 febbraio 2021
Zoom

%{gcr.headline}

%{gcr.author}, %{gcr.jobPosition}, Zurigo

%{gcr.lead}

Nei primi mesi al campo profughi potevamo solo aspettare di sapere cosa sarebbe successo, perché non avevamo uno status. È stato difficile per me. Poi ho sentito parlare di Powercoders, un boot camp di programmazione per rifugiati. Mi sono candidata e mi hanno presa. Da quel momento la mia vita è cambiata completamente. Alla fine del boot camp ho ricevuto un posto di stage da Swisscom per lavorare come sviluppatrice. A Kabul mi ero laureata in informatica, è vero, però l’impatto con il mondo del lavoro in Swisscom è stato difficile. Avevo lavorato come insegnante di informatica e le mie conoscenze dei linguaggi di programmazione erano solo teoriche. Per fortuna, i miei colleghi sono stati gentilissimi e mi hanno aiutata a integrarmi rapidamente. Hanno avuto una pazienza infinita!

Jamila Amini

DevOps Engineer

Noi siamo Swisscom

Pronti per Swisscom

Trova il posto di lavoro o il percorso di carriera che fa per te. Dove dare il tuo contributo e crescere professionalmente.

 

Ciò che tu fai, è ciò che siamo.