«Missione compiuta» per il team di progetto capitanato da Christoph Koch: il 7 aprile i colleghi del progetto Sunset 2G hanno staccato la spina alla rete GSM e una settimana dopo hanno riconvertito le frequenze usate fino a quel momento per il 2G in 3G/4G. In gergo si parla di refarming. Cosa significa questo per i clienti e per l’infrastruttura? Il responsabile del programma Christoph Koch ci spiega tutto.
Christoph: il 2G era ormai superato e gestiva solo un traffico trascurabile. Ciononostante, occupava una quantità sproporzionata di spazio su tutte le antenne. Noi però eravamo costretti a mantenere viva questa tecnologia. Delle risorse importanti venivano bloccate, e non solo in termini di personale ancora esperto in questi sistemi, ma anche a livello di gestione e supporto degli stessi. Per giunta, il 2G non soddisfa più gli standard di sicurezza odierni. In definitiva, rendiamo meno complessi i nostri sistemi, svincoliamo frequenze sulle antenne e sgraviamo i collaboratori dal lavoro con tecnologie obsolete.
Sì, ci sono ancora e continueremo anche ad averne bisogno. Da una parte perché questi colleghi sono esperti anche delle nuove tecnologie come 3G/4G e presto anche 5G, e dall’altra perché continueremo a utilizzare il 2G in Core. Lì serve per supportare il roaming 2G all’estero. In questo modo i clienti Swisscom possono continuare a usare il 2G fuori dai confini nazionali in assenza di rete 3G/4G.
La tecnologia 2G ha continuato ad essere utilizzata soprattutto dai clienti più anziani per le telefonate e dai clienti privati e anche aziendali per le applicazioni M2M (machine-to-machine). Proprio per questo alcuni utenti non capivano perché mai fosse necessario sostituire qualcosa che è ancora in funzione. È servita una grande opera di convincimento. A fine 2020 il numero di apparecchi 2G rimasti era molto maggiore di quanto originariamente supposto. Abbiamo dovuto trovare una soluzione per ridurre questa quantità in modo possibilmente discreto e veloce, e ci siamo riusciti. A complicare ulteriormente le cose è arrivato il covid-19 perché molti utenti 2G appartenevano alle categorie a rischio e molte applicazioni inhouse si trovavano anche negli ospedali. Rimanendo flessibili e posticipando determinate misure, però, siamo riusciti a fare tutto.
Questo progetto ha confermato la buona collaborazione del reparto tecnico, del reparto vendite e dell’assistenza clienti. La nostra attività di informazione è partita molto presto, già nel 2015, contestualmente all’interruzione della vendita di cellulari puramente 2G. Inoltre, abbiamo lanciato offerte convenienti per semplificare il passaggio a un apparecchio più moderno. Con i grandi clienti aziendali ci confrontiamo sul tema già da anni. Per esempio con le FFS, che utilizzano ancora molto la tecnologia 2G e a volte si appoggiano sulla nostra rete 2G per l’invio dei segnali ferroviari. Con loro abbiamo collaborato assiduamente per trovare soluzioni a tutti i problemi. Anche il lavoro a fianco dei clienti IoT è stato impegnativo e decisivo. Sebbene molti clienti volessero continuare a utilizzare i propri apparecchi 2G, la maggior parte di loro ha compreso la nostra intenzione di disattivare il 2G, dopo quasi 30 anni di servizio. Siamo riusciti a convincerli con le parole giuste.
Nelle prossime settimane redigeremo un rapporto conclusivo, illustrando anche quello che abbiamo appreso. Per me sono stati fondamentali i seguenti aspetti: Swisscom ha messo a punto una chiara strategia di rete comprensiva della disattivazione del 2G e l’ha resa nota per tempo, già nell’autunno 2015. Tutti i clienti ci hanno sempre riconosciuto la buona e tempestiva comunicazione. A questo abbiamo poi dato seguito, ricevendo anche il sostegno del management nei casi in cui abbiamo dovuto far fronte a resistenze. A fine 2020 in particolare i nostri clienti commerciali hanno apprezzato la possibilità di continuare a utilizzare apparecchiature critiche per ulteriori tre mesi e cioè fino alla fine di marzo 2021. Siamo stati coerenti, dimostrando anche disponibilità al momento giusto. In generale abbiamo dato il giusto valore all’affiancamento dei clienti, che è stato garantito in modo esemplare da tutti i touchpoint! La rete 2G ha fatto crescere rapidamente Swisscom, ha segnato il nostro DNA e per molti aspetti ha spianato la strada al nuovo. I nostri ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno costruito e mantenuto la rete. Ma, ora è giunto il momento di separarsi da essa e di guardare avanti.
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