Swisscom nel contesto politico

Noi del team Public & Community Affairs della maggiore azienda ICT in Svizzera siamo in costante dialogo con l’opinione pubblica. Forniamo informazioni oggettive e trasparenti sui nostri interessi politici, economici e sociali.

Documenti di posizione

Einsatzorganisationen benötigen sichere Kommunikationskanäle.

Il 14 marzo 2025, il Consiglio federale ha avviato la consultazione sulla legge sul sostegno alla banda larga.

La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati ha presentato una mozione.

Il 5G rende la rete mobile più veloce, affidabile e potente che mai e più potente che mai.

Facts & Figures

Mito vs. realtà

Cinque convinzioni diffuse su Swisscom alla prova dei fatti

Mito:
«Swisscom è un’azienda statale.»

Realtà:
falso. Swisscom è un’azienda di diritto privato quotata in borsa.

  Alla fine degli anni Novanta, l’allora PTT venne scorporata nei rami posta e telecomunicazioni: è così che nacque Swisscom. La nuova azienda fu trasformata in una società anonima quotata e la Confederazione mantenne il 51% delle azioni. Il restante 49% appartiene oggi a circa 80 000 investitori privati e istituzionali (ad es. casse pensione). Di conseguenza, Swisscom non è un’azienda statale: è una società di diritto privato che ha la Confederazione come azionista principale.

Mito:
«Swisscom riceve sovvenzioni.»

Realtà:
è vero il contrario. Swisscom non riceve alcuna sovvenzione dallo Stato e, anzi, distribuisce ogni anno un dividendo alla Confederazione.

 

Swisscom non riceve sovvenzioni dalla Confederazione. Ogni anno genera un utile sul libero mercato. A beneficiarne sono gli azionisti: possedendo il 51% delle azioni, ogni anno la Confederazione riceve oltre 500 milioni di franchi in dividendi da Swisscom. Dalla sua quotazione in borsa, Swisscom ha quindi versato alla Confederazione CHF 24,6 miliardi*, equivalenti circa ai costi di costruzione di Alptransit.

*Dato 2025 incl. distribuzione per l’esercizio 2024

Mito:
«Swisscom è una monopolista.»

Realtà:
falso. Il mercato delle telecomunicazioni è completamente liberalizzato e Swisscom opera in regime di libera concorrenza.

  Il mercato delle telecomunicazioni è completamente liberalizzato. Non ci sono settori del mercato che vengono protetti dallo Stato o in cui Swisscom detiene un monopolio per la fornitura dei suoi servizi. È grazie alla concorrenza funzionante, con numerosi fornitori nazionali e internazionali, che molti servizi sono diventati sempre migliori e il loro prezzo sempre più basso.

Mito:
«Swisscom viene protetta dallo Stato e in questo modo distorce la concorrenza.»

Realtà:
falso. Nessun settore di attività di Swisscom è protetto dallo Stato.

 

Il fatto che la Confederazione sia azionista di maggioranza non dà alcun vantaggio competitivo a Swisscom, che opera in mercati completamente liberalizzati. Aziende svizzere e straniere possono offrire i loro servizi in qualsiasi momento. In più, il mercato svizzero delle telecomunicazioni viene sorvegliato dalla Commissione federale delle comunicazioni (ComCom), l’autorità indipendente che si occupa di concessioni e regolamentazioni nel settore della telecomunicazione.

Mito:
«Swisscom cresce in Italia e trascura la Svizzera.»

Realtà:
falso. L’acquisizione di Vodafone Italia rafforza l’intera Swisscom e il mercato nazionale elvetico rimane prioritario.

  Fastweb è la società affiliata di Swisscom in Italia e da quasi 20 anni dà un contributo determinante al successo dell’intero Gruppo Swisscom. Oggi, Swisscom è l’azienda ICT leader in Svizzera e, con Fastweb + Vodafone, si posiziona saldamente al secondo posto in Italia. L’acquisizione di Vodafone è economicamente vantaggiosa e rafforza il valore aziendale dell’intera Swisscom. Il cuore e il mercato nazionale di Swisscom sono e rimangono la Svizzera.

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