Le innovazioni digitali cambiano le modalità di funzionamento, sia attuali che future, del mondo in cui viviamo. In particolare, le soluzioni IoT offrono varie opportunità per realizzare uno sviluppo di tipo sostenibile.
La start-up svizzera CLEVERON coglie questa opportunità e, grazie a una nuova soluzione IoT, prende, come si suol dire, «due piccioni con una fava»: il sistema ottimizza infatti il bilancio energetico degli edifici dotati di radiatori, assicurando allo stesso tempo un’ottima qualità dell’aria all’interno delle stanze. La soluzione è utilizzata principalmente negli edifici pubblici, come ad esempio nelle scuole. Con questa idea CLEVERON condivide quindi due tematiche portate avanti da Swisscom: proteggere l’ambiente attraverso IoT e promuovere l’educazione dei bambini. Ed è per questo che, da quest’anno, Swisscom supporta la giovane start-up nell’ambito di una partnership.
La soluzione plug and play di CLEVERON consiste in tre elementi: un termostato applicato ai radiatori, un sensore installato all’interno delle stanze e una piattaforma online di controllo. Il termostato «Thermo» sostituisce le vecchie valvole dei radiatori e controlla in automatico il riscaldamento. Il sensore «Sense» consiste in una cassetta installata all’interno delle stanze e in grado di misurare costantemente la temperatura, l’umidità e la qualità dell’aria. Il sensore è collegato tramite WLAN alla piattaforma di controllo «CLEVERON Webapp» e invia costantemente dati relativi all’aria. In base a questi dati l’app controlla i radiatori tramite i termostati e imposta il livello ottimale di riscaldamento.
Non solo il sistema è in grado di reagire in tempo reale alle attuali condizioni dell’aria, ma sussistono anche vari criteri che possono influenzare la modalità di riscaldamento dei radiatori. Per esempio, la presenza di persone: il sensore è infatti in grado di rilevare la presenza di persone all’interno delle stanze; se non è presente nessuno per lunghi intervalli di tempo, i radiatori abbassano automaticamente la temperatura. Tuttavia, per essere sicuri di non entrare mai in una stanza fredda è anche possibile collegare il sistema a un programma che consente di preimpostare i tempi di utilizzo delle stanze. Nel caso di una scuola, ad esempio, è possibile impostare quali stanze risultano occupate nei vari orari in modo da permettere al sistema di pianificare di conseguenza i relativi orari di riscaldamento. È il sistema a calcolare autonomamente la temperatura ottimale da raggiungere tenendo conto delle attuali informazioni relative al meteo.
CLEVERON è quindi in grado di garantire l’accensione automatica dei radiatori soltanto nei momenti in cui un ambiente risulta effettivamente utilizzato e soltanto nella misura necessaria in quel preciso momento. Questo consente agli utenti di risparmiare fino a un terzo dell’energia utilizzata, riducendo quindi significativamente i costi di riscaldamento e le emissioni di CO2. CLEVERON condivide quindi un importante obiettivo di Swisscom legato alla sostenibilità, ovvero quello di utilizzare le innovazioni digitali e le soluzioni IoT a tutela dell’ambiente.
La start-up intende impiegare la tecnologia negli ambiti in cui è in grado di ottenere la maggiore efficacia. Gli edifici causano infatti circa un quarto delle emissioni di CO2 della Svizzera, che risultano provocate principalmente dal riscaldamento a combustibile fossile. Pertanto, CLEVERON si rivolge intenzionalmente proprio agli immobili più vecchi dotati di radiatori, tra i quali, secondo gli sviluppatori, il potenziale maggiore è rappresentato dagli edifici pubblici che, molto spesso, ricorrono a un riscaldamento a combustibili fossili.
E, nel caso degli edifici scolastici, CLEVERON offre una doppia efficacia: da un lato consente infatti di pianificare in modo ottimale il fabbisogno delle scuole in termini di riscaldamento, dal momento che l’impiego degli ambienti risulta prestabilito, dall’altra consente agli studenti di beneficiare della seconda funzione offerta da CLEVERON, ovvero quella legata al test dell’aria.
Secondo uno studio condotto dall’UFSP, in due terzi delle aule svizzere i bambini respirano aria insalubre. Una ridotta presenza d’ossigeno nell’aria incide infatti in modo diretto sulla concentrazione e limita la capacità di apprendimento dei bambini. Il sensore di CLEVERON misura costantemente l’aria nelle stanze e innesca un allarme nel momento in cui è necessario areare l’ambiente. Proprio come un semaforo, tramite un segnale luminoso verde, giallo e rosso il sensore indica infatti la qualità dell’aria. In tempi di coronavirus questo si rivela doppiamente utile, dal momento che consente di controllare meglio la possibile diffusione dei virus all’interno delle stanze e di evitare di dimenticare di areare gli ambienti.
Un prerequisito per l’impiego di CLEVERON all’interno degli edifici scolastici è la presenza di una connessione a internet. Da quasi 20 anni Swisscom promuove l’infrastruttura tecnica e digitale delle scuole, investendo così nella formazione dei bambini in Svizzera. Con il progetto «Scuole in internet» Swisscom ha già collegato a internet gratuitamente circa 6000 scuole. Inoltre, da allora è stata sviluppata una gamma completa di servizi legati alla competenza mediatica dei bambini e alla formazione relativa ai media dei genitori e degli insegnanti. Swisscom accoglie quindi con particolare favore il fatto che, grazie a una tecnologia IoT, CLEVERON non solo contribuisce alla protezione dell’ambiente ma, grazie alla misurazione dell’aria, migliora anche le condizioni legate all’apprendimento all’interno delle scuole svizzere.
Con questo investimento nella formazione e con il contributo offerto in termini di protezione dell’ambiente, Swisscom e CLEVERON risultano orientate verso lo stesso obiettivo e annunciano quindi con piacere la loro partnership.
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Contributo alla sostenibilità
CLEVERON fornisce un contributo efficace agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’ONU.
SDG 11: gestione più sostenibile degli edifici, maggiore benessere.
SGD 13: riduzione delle emissioni di CO2 grazie a minori consumi di energia e risorse.